Uomo politico russo. Studiò Giurisprudenza a Pietroburgo. I suoi articoli
sulla storia della legislazione russa gli guadagnarono l'incarico di lettore ai
corsi di Legge all'università di Mosca; fu poi nominato istitutore dei
figli dell'imperatore Alessandro II. Prese parte ai lavori di riforma
legislativa dal 1861 al 1864, opponendosi accanitamente a ogni tentativo di
ammodernamento dell'amministrazione e facendosi fautore di una politica
grettamente conservatrice. Nominato al Senato nel 1868, al consiglio di Stato
nel 1872, nel 1880 fu procuratore superiore del Santo Sinodo. Ricoprì
importanti incarichi durante il Regno di Alessandro III e poi di Nicola II, in
particolare per quanto riguarda la politica interna, la religione, l'istruzione
e la censura. Propugnatore del più rigido dispotismo, fu il principale
responsabile della feroce intolleranza verso le minoranze etniche e religiose.
La sua grande influenza diminuì solo dopo il 1895 (Mosca 1827 -
Pietroburgo 1907).